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Farmaci contraffatti online, interrogazione dell’eurodeputato Adam Szejnfeld

Il deputato europeo Adam Szejnfeld, del Partito popolare europeo, ha depositato un’interrogazione scritta alla Commissione di Bruxelles. Nella richiesta, datata 6 luglio 2018, il parlamentare polacco spiega che «la produzione illegale e la distribuzione di farmaci contraffatti pone un rischio importante per la salute pubblica. Si stima che un milione di persone muoia ogni anno a causa dell’assunzione di tali prodotti». Inoltre, «i profitti centrati dalle organizzazioni criminali grazie alla vendita dei medicinali falsi sono molto spesso utilizzati per supportare altre attività illegali». Szejnfeld ha quindi ricordato che «il prossimo anno nuove regole entreranno in vigore all’interno dell’Unione europea con l’obiettivo di prevenire la produzione di farmaci contraffatti, il loro ingresso nella catena di approvvigionamento, e infine l’arrivo nelle mani dei pazienti. Tale disciplina include un codice a barre unico e un packaging speciale che può essere verificato presso il punto vendita». Secondo il politico, «si tratta di una scelta che senza alcun dubbio consentirà di incrementare il livello di sicurezza nella supply chain. Ma che non risolverà il problema di quei prodotti che vengono venduti online». «Internet – prosegue il deputato europeo – rappresenta infatti il luogo ideale per la cessione di farmaci falsi. I prezzi bassi e la natura discreta delle transazioni rendono la Rete un luogo popolare per i consumatori, che facilmente si ritrovano di fronte a siti che cedono medicinali in modo illegale. Tanto che la metà dei prodotti venduti online potrebbe essere contraffatto. Il che comporta tra l’altro pesanti perdite per le industrie farmaceutiche. I medicinali falsi, inoltre, non soltanto non trattano le patologie per i quali vengono acquistati, ma in alcuni casi contengono sostanze che possono provocare altri disturbi». È per questa ragione che il deputato europeo ha chiesto all’organismo esecutivo dell’Unione europea di indicare «quali politiche stia pianificando per combatte la distribuzione illegale, su Internet, dei farmaci contraffatti».