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Uso appropriato dei farmaci, uno studio indica le scelte adottate in Inghilterra e Galles

«Con l’aumento dell’età media della popolazione, un uso appropriato, sicuro ed efficace dei medicinali rappresenta ormai una priorità in materia di politiche sanitarie». A sottolinearlo è uno studio apparso sulla rivista Integrated Pharmacy Research and Practice, che sottolinea anche il ruolo che in questo senso possono avere le farmacie territoriali. L’analisi, intitolata “Community pharmacy Medicines Use Review: current challenges”, sottolinea le preoccupazioni dettate dalla scarsa aderenza terapeutica, «che si stima arrivare fino al 50%». Per questo, «i decisori politici debbono ripensare i servizi di gestione dei farmaci e considerare le farmacie come presidi utili sul territorio al fine di migliorare l’uso dei medicinali». Lo studio sottolinea come in Inghilterra e nel Galles sia stato introdotto nel 2005 un servizio apposito, chiamato “Medicines Use Reviews (MUR)”, all’interno del National Health Service (NHS), il servizio sanitario nazionale del Regno Unito. «Esso – spiegano gli autori – prevede consulenze specifiche ai pazienti al fine di migliorare le loro conoscenze in merito all’uso di farmaci e allo scopo di ridurre gli sprechi. Tuttavia, ad oltre un decennio di distanza da allora, rimangono aperte alcune domande in merito alla capacità del MUR di ottenere il risultato al quale si puntava. Il servizio ha di fronte a sé ancora parecchie sfide, dal punto di vista del contatto con alcune fasce sociali, dell’organizzazione, nonché della collaborazione tra le diverse professioni coinvolte». E molte di queste sfide, secondo gli autori della ricerca, «non riguardano soltanto il MUR ma anche le farmacie territoriali. I decisori politici hanno di fronte l’opportunità attraverso di esse di migliorare i servizi offerti ai pazienti in questo senso». Un’analisi dei lavori svolti finora da altri ricercatori ha portato quindi a concludere che il MUR è «evoluto» nel corso del tempo, grazie anche alle ricerche, all’apporto delle professioni e della politica. Ma è utile «alimentare un dibattito» in vista di una «riconfigurazione del servizio». Inoltre, nel testo si spiega che «alla luce delle sfide future che ha di fronte a sé la farmacia, che includono la personalizzazione dei trattamenti e gli sviluppi tecnologici, per la categoria dei farmacisti esiste l’opportunità di rappresentare un significativo supporto per i pazienti».