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FANS, studio inglese sottolinea l’importanza del dialogo con i pazienti

«I farmaci antinfiammatori non steoridei rappresentano la classe di medicinali responsabili del più alto numero importante di ricoveri in ospedale, a causa delle reazioni avverse che possono prodursi in seguito all’assunzione. Un modo per far fronte a tale fenomeno è quello di assicurarsi che i pazienti abbiano compreso appieno in che modo debbano assumere i FANS al fine di garantire la sicurezza della cura». È partendo da questo assunto che alcuni ricercatori di università del Regno Unito hanno lanciato un progetto, i cui contenuti sono stati illustrati in uno studio pubblicato dalla rivista scientifica BMJ. L’analisi – intitolata “Implementing a non-steroidal antiinflammatory drugs communication bundle in remote and rural pharmacies and dispensing practices” – spiega che l’iniziativa è partita in una prima fase in un totale di cinque farmacie rurali della Scozia, alle quali a partire dalla fase 2 se ne sono aggiunte altre. «L’obiettivo è stato di creare un “pacchetto” finalizzato alla comunicazione con i pazienti in merito a tale tipologia di farmaci. Sono stati così ideati tre messaggi-chiave e sono stati adottati degli strumenti di facile utilizzo che consentono di assicurarsi che ciascun paziente abbia ricevuto le informazioni, ad ogni acquisto di un farmaco antinfiammatorio non steroideo». Dopo i primi anni di sperimentazione, il progetto è stato quindi allargato a ben 81 farmacie della Scozia. Le conclusioni tratte dai ricercatori indicano come sia «chiaro che prima dell’introduzione di questa iniziativa le informazioni ricevute dai pazienti in merito agli interventi utili per ridurre i rischi di eventi avversi erano limitate. Grazie agli strumenti utilizzati si è registrato così un miglioramento. Riteniamo per questo che questo tipo di progetto possa andare al di là dei FANS. È noto infatti che numerosi farmaci presentano rischi di effetti collaterali che possono essere limitati se i pazienti sono in grado di assumerli in modo corretto».