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Spese sanitarie nella precompilata, pubblicate le istruzioni per opporsi

«Per le spese sanitarie e i relativi rimborsi del 2018, è online il modello attualizzato che consente di esprimere il proprio veto al trattamento delle informazioni contabili relative a tali oneri nella dichiarazione dei redditi precompilata 2019». A darne notizia è la stessa Agenzia delle entrate che ha diffuso il modulo utilizzabile, anche nella versione editabile, fino all’8 febbraio 2019, ricordando inoltre che «in ogni caso, i dati “oscurati” potranno essere inseriti dal contribuente successivamente, in sede di modifica/integrazione della dichiarazione dei redditi, prima della sua trasmissione». «L’opposizione all’esposizione delle spese sanitarie – spiega l’Agenzia – e dei relativi rimborsi erogati rappresenta una delle misure previste, in accordo con il Garante per la protezione dei dati personali, per tutelare la riservatezza di informazioni delicate, come quelle sulla salute della persona».

I contribuenti quindi potranno esprimere «il proprio dissenso alla trasmissione dei dati tutti i cittadini che abbiano compiuto almeno 16 anni di età (in caso contrario, può farlo il tutore o rappresentante legale), anche se fiscalmente a carico. In quest’ultima ipotesi, le spese per cui è stato negato l’utilizzo non compariranno nella dichiarazione di chi ha a carico la persona». In ogni caso, «i dati “bloccati” non compariranno nella precompilata, ma potranno ugualmente essere inseriti dal contribuente in sede di modifica/integrazione del modello, prima dell’invio definitivo della dichiarazione dei redditi».

Con riferimento alle modalità ed ai tempi per opporsi, l’Agenzia ha specificato che il contribuente potrà esercitare in due modi tale diniego, ovvero, fino all’8 febbraio 2019, «comunicando direttamente all’Agenzia delle entrate i tipi di spesa da escludere, i dati anagrafici (nome e cognome, luogo e data di nascita), il codice fiscale, il numero della tessera sanitaria e la relativa data di scadenza», oppure, dall’8 febbraio al 9 marzo 2019, «accedendo all’area autenticata del sito web dedicato del Sistema tessera sanitaria, tramite tessera sanitaria Ts­Cns oppure utilizzando le credenziali Fisconline rilasciate dall’Agenzia. Attraverso tale modalità, è possibile consultare l’elenco delle spese sanitarie e selezionare le singole voci per le quali esprimere la propria opposizione all’invio dei relativi dati».

Nella prima ipotesi, ovvero quella della comunicazione diretta, l’Agenzia ha spiegato che «è possibile consegnare a un qualsiasi ufficio territoriale delle Entrate l’apposito modello compilato, accompagnato dalla copia di un documento d’identità, ma anche inviare una email all’indirizzo opposizioneutilizzospesesanitarie@agenziaentrate.it, o ancora telefonare a un Centro di assistenza multicanale (numero verde 800909696, 0696668907 da cellulare, +39 0696668933 dall’estero). Negli ultimi due casi, dove non è previsto l’utilizzo del modello, il cittadino dovrà fornire le medesime informazioni richieste dallo stesso modello, più il tipo di documento di identità, con relativi numero e data di scadenza».