Medicinali a base di carbimazolo/tiamazolo, dall’Aifa allerta per pancreatite o malformazioni al feto
Rischio di pancreatite acuta e possibili malformazioni al feto durante la gravidanza. Sono questi i motivi per i quali l’Agenzia italiana del farmaco ha diramato una nota in accordo con l’azienda Teofarma S.r.l. e l’Agenzia europea per i medicinali. Secondo quanto comunica l’Aifa, infatti, sono stati segnalati casi di pancreatite acuta a seguito dell’assunzione di carbimazolo/tiamazolo. Per questo motivo, nel caso il paziente dovesse avere un episodio di pancreatite acuta, il trattamento con tali molecole deve essere interrotto immediatamente e definitivamente, considerato che un’eventuale riesposizione al principio attivo potrebbe determinare il ripresentarsi della pancreatite.
Sempre in tema di sicurezza dei principi attivi carbimazolo/tiamazolo, l’Aifa pone l’attenzione su alcuni studi i quali hanno evidenziato che tali molecole siano sospettate di causare malformazioni al feto, se somministrate durante la gravidanza. Ciò in particolar modo nel primo trimestre e ad alte dosi. Per questo motivo le donne in età fertile che fanno uso di questi principi attivi devono utilizzare misure contraccettive efficaci al fine di prevenire eventuali gravidanze durante l’arco del trattamento. Inoltre, l’Aifa ricorda che la somministrazione durante la gravidanza deve essere portata avanti solo a seguito di «una rigorosa valutazione del rapporto beneficio/rischio per ogni singolo caso e solo alla dose efficace più bassa senza somministrazione supplementare di ormoni tiroidei». In ogni caso, durante la somministrazione in gravidanza, l’Agenzia raccomanda un monitoraggio attento della madre, del feto e del neonato.
Per ulteriori dettagli in merito alla nota in oggetto, è possibile consultare il sito ufficiale www.aifa.gov.it, oppure scaricare direttamente la nota cliccando su questo link http://www.aifa.gov.it/sites/default/files/Thiamazole\_carbimazole\_IT\_16.01.2019.pdf