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Distribuzione per conto Campania, dal 1 febbraio in vigore alcune modifiche elenco farmaci

La Direzione generale per la tutela della salute ed il coordinamento del Sistema sanitario regionale, in una nota del 22 novembre 2018 indirizzata alle varie categorie intersettoriali, ha reso noto di aver aggiornato l’elenco dei farmaci da distribuire in Dpc da parte delle farmacie territoriali pubbliche e private sul territorio campano. Parte dei cambiamenti segnalati decorrono dal 1 febbraio 2019, pertanto si ritiene utile riportare le modifiche che riguardano gli elenchi dei farmaci A-PHT.

Come evidenziato nella nota regionale, alcune modifiche riguardano il trasferimento di farmaci da allegato B (distribuzione diretta) ad allegato A (DPC). A tal proposito, si legge, «a decorrere dal 1 dicembre 2018, saranno erogati in DPC, alcuni farmaci di recente introduzione in commercio, finora distribuiti in Distribuzione diretta per il tramite delle AA.SS.LL., con il fine di omogeneizzare l’accesso alle terapie rispetto ad altri farmaci di pari categoria terapeutica già da tempo distribuiti in DPC». I farmaci interessati sono quelli a base di insulina glargine/lixisenatide (Suliqua), epigallocatechina gallato (Veregen), Lurasidone (Latuda) ed infine brivaracetam (Nubriveo).

Con riferimento alle modifiche decorrenti dal 1 febbraio 2019, invece, esse riguardano il trasferimento del principio attivo immunoglobulina antiepatite B (Igantibe, Immunohbs, Zutectra) dai farmaci di fascia A, sinora erogati in convenzione, ad allegato A, ovvero distribuito in DPC dalle farmacie territoriali. Inoltre, sempre a partire dal 1 febbraio, tutti i farmaci antirigetto classificati con ATC di terzo livello L04A, ovvero gli immunosoppressori selettivi, sono trasferiti in DPC. Tale necessità, aveva spiegato la Regione, «è maturata dalla necessità di venire incontro alle esigenze più volte rappresentate dalle associazioni di categoria dei pazienti trapiantati, e di alcuni referenti delle Asl, unificando e snellendo il percorso di accesso alle terapie antirigetto e, contestualmente, sfruttando la copertura capillare sul territorio regionale da parte delle farmacie di comunità». Come nel caso degli altri farmaci già distribuiti in DPC, i medici prescrittori adotterano il MUP Sani.Arp, «in sostituzione del modello cartaceo utilizzato per le prescrizioni dei farmaci antirigetto ai sensi della legge 648/1996».