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Fip: «In Europa numero dei farmacisti e farmacie in crescita nel 2020»

Un profilo della farmacia di comunità nel 2021 emerge dall’ultimo report pubblicato dall’International pharmaceutical federation (Fip), basato su un’indagine svolta tra novembre 2020 e gennaio 2021 in 79 paesi. Dal documento emerge il grande cambiamento che sta affrontando il settore in tutto il mondo, un’evoluzione resa necessaria da fattori che si stanno verificando a livello globale. A determinare l’esigenza di rinnovare il sistema sanitario sono principalmente: i nuovi bisogni sia del sistema sanitario sia dei pazienti, l’impatto della pandemia da Covid-19, la necessità di dare una risposta rapida e di adattarsi velocemente alle nuove situazioni, le tendenze nell’automedicazione, l’emergere di nuove tecnologie e player digitali, i cambiamenti nei modelli regolatori, l’innovazione dei servizi professionali e nei modelli remunerativi, il ruolo sempre più importante della farmacia di comunità nelle cure primarie, che rendono questo presidio sanitario sempre più attivo nell’assistenza al paziente.

Crescita generale, ma non ovunque.

I dati del report elaborato dalla Fip registrano circa 3,5 milioni di farmacisti attivi sul totale dei territori esaminati. In media, si calcolano 8,54 farmacisti per 10.000 abitanti. Ma si tratta ovviamente di un valore medio che varia anche sensibilmente tra un’area geografica e l’altra. Basti pensare che nelle regioni orientali del Mediterraneo la densità di farmacisti per 10.000 abitanti è più del doppio rispetto alla media, un valore molto elevato a causa della densità dell’Egitto che risulta una delle più alte nel mondo. Comparando lo stesso indicatore tra i paesi che hanno partecipato all’indagine nel 2016 e gli stessi paesi nel 2020, la Fip ha riscontrato un incremento del numero di farmacisti per 10.000 abitanti dell’8,5%. La situazione è però molto diversa nelle regioni africane a basso reddito, dove si arriva solo a 0,19 farmacisti per 10.000 abitanti, una densità sessanta volte più bassa dei paesi ad alto reddito, con conseguenti enormi difficoltà per i pazienti ad accedere a farmaci e cure sanitarie. Esaminando la presenza di presidi farmaceutici sul territorio in relazione alla popolazione, il report registra una media di 8.940 abitanti per ogni farmacia. Anche in questo caso, le singole regioni geografiche presentano grandi differenze, con picchi di 27.000 abitanti per farmacia nei paesi a basso reddito dell’Africa.

Modelli remunerativi: ancora forte il peso del farmaco.

A livello globale, il 51,4% delle farmacie trae la propria remunerazione principalmente dalla vendita dei farmaci, cosa che rende l’attività molto soggetta alle fluttuazioni dei prezzi. Solo il 15,3% dichiara di avere un modello remunerativo basato prevalentemente sulle tariffe dei servizi. In merito alla dispensazione di farmaci senza prescrizione medica, il report mette in evidenza tre diverse situazioni: il 38,6% dei rispondenti all’indagine opera in una giurisdizione dove tali medicinali sono venduti esclusivamente dalle farmacie di comunità, il 34,7% si trova in una giurisdizione dove i farmaci senza ricetta possono essere venduti anche al di fuori della farmacia, ma esiste una lista di medicinali senza prescrizione che possono essere venduti solo in farmacia, il 26,7% opera in una giurisdizione dove tutti i farmaci senza prescrizione possono essere venduti sia in farmacia sia altrove.