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Covid-19, Oms chiede strategia ai governi per tutela operatori sanitari

L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e i suoi partner segnalano a leader e governi l’urgenza di azioni concrete volte a proteggere e tutelare maggiormente gli operatori sanitari dal Covid-19 e dalle sue conseguenze. In un appello congiunto, l’Oms e i suoi partner sottolineano non solo i numeri elevati di decessi per Covid registrati gli scorsi anni tra i professionisti sanitari, ma anche i rischi sempre più seri e concreti che questi lavoratori soffrano di esaurimento nervoso, stress, ansia e affaticamento. «L’Oms e i suoi partner – evidenzia l’International pharmaceutical federation (Fip) – chiedono a tutti i governi degli stati membri e alle parti interessate di rafforzare il monitoraggio e la segnalazione di infezioni, malattie e decessi da Covid-19 tra gli operatori sanitari e assistenziali. I dati dovrebbero includere la disaggregazione per età, genere e occupazione come procedura standard, per consentire ai decisori e agli scienziati di identificare e attuare misure di mitigazione che riducano ulteriormente il rischio di infezioni e malattie».

Oms: «Obbligo morale proteggere gli operatori sanitari»

Tutela degli operatori sanitari, anche attraverso un patto globale che preveda azioni concrete, formazione e vaccini per tutta la categoria sono le priorità individuate dall’Oms. «Abbiamo l’obbligo morale di proteggere tutti gli operatori sanitari e assistenziali – dichiara Jim Campbell, direttore del Dipartimento della forza lavoro sanitaria dell’Oms -, garantire i loro diritti e fornire loro un lavoro dignitoso in un ambiente sicuro e abilitante. Ciò deve includere l’accesso ai vaccini. Oltre ai vaccini, la ripresa economica e tutti i nuovi investimenti nella preparazione e nella risposta alle emergenze devono dare la priorità all’istruzione e all’occupazione degli operatori sanitari e assistenziali, in linea con quanto richiesto del segretario generale delle Nazioni Unite sull’accelerazione globale per l’occupazione e la protezione sociale».

Patto globale per tutelare la forza lavoro sanitaria

Come riporta la Fip, l’Oms sta attualmente concentrando gli sforzi nella definizione di un patto globale per gli operatori sanitari e assistenziali, basato su strumenti legali, convenzioni e risoluzioni esistenti. «Il patto – spiega la Fip – mira a fornire agli stati membri, alle parti interessate e alle istituzioni una guida completa sui loro obblighi per proteggere gli operatori sanitari e assistenziali, salvaguardare i loro diritti e promuovere e garantire un lavoro dignitoso, indipendentemente da genere, razza e ogni altra forma di discriminazione». Per raggiungere questi obiettivi sarà redatta una guida, che verrà presentata a maggio 2022 nel corso della 75a Assemblea mondiale della sanità. «Non possiamo più permetterci di perdere operatori sanitari e assistenziali – afferma Catherine Duggan, ceo della Fip -. Il nostro mondo non si riprenderà dalla pandemia senza investimenti sostenibili a lungo termine nella forza lavoro sanitaria».