Uso degli antibiotici in Italia nel 2022, presentato il rapporto Aifa
L’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha pubblicato il rapporto “L’uso degli antibiotici in Italia” che «consente di monitorare l’andamento dei consumi e della spesa in Italia e al contempo di identificare le aree di potenziale inappropriatezza d’uso». La stessa Agenzia ha sottolineato che «le analisi presentate riguardano l’uso degli antibiotici in regime di assistenza convenzionata, con focus sui consumi nella popolazione pediatrica, sulla prescrizione degli antibiotici negli anziani, sulle prescrizioni di fluorochinoloni in sottogruppi specifici di popolazione». Inoltre «sono state incluse le analisi sull’uso degli antibiotici in ambito ospedaliero, quelle relative all’acquisto privato di antibiotici di Fascia A, un’analisi sul consumo degli antibiotici ad uso non sistemico e la valutazione degli indicatori di appropriatezza prescrittiva nell’ambito della medicina generale».
Priorità di salute pubblica
Nel documento l’Aifa ricorda che «l’antibiotico-resistenza rappresenta una priorità di salute pubblica a livello globale con ricadute importanti sulla gestione clinica dei pazienti. Gli effetti della resistenza, ovvero l’incapacità degli antibiotici, somministrati alle dosi terapeutiche, di ridurre la sopravvivenza o di inibire la replicazione dei batteri patogeni, sono osservabili in tutte le regioni del mondo». Ciò anche alla luce del fatto che «il fenomeno si è notevolmente aggravato anche a causa dell’aumentato uso, talvolta inappropriato, di questi farmaci. La perdita di efficacia degli antibiotici attualmente disponibili rischia di mettere in crisi i sistemi sanitari, causando un aumento della morbidità e della mortalità per infezioni e un aggravio dei costi sanitari e sociali».
Si rimanda alla sezione “Documenti allegati” per la consultazione integrale del rapporto.