Industria farmaceutica, Farmindustria «Italia protagonista in Europa»
Nel corso del 2020 la produzione farmaceutica in Italia ha raggiunto un valore di 34 miliardi di euro, dato che arriva a 65 miliardi se si include l’indotto. Il settore ha investito 1,4 miliardi di euro in impianti ad alta tecnologia. Rispetto al valore aggiunto per addetto, il differenziale tra l’Italia e la media dei big europei è pari al +12%. Questi i dati che emergono dalla nuova brochure di Farmindustria, intitolata “L’industria farmaceutica, partner strategico del Paese, un patrimonio diffuso di imprese nazionali e internazionali per la salute delle persone, della società, dell’economia, dell’ambiente”. Il documento, che pubblica i dati rilevati da Eurostat, Istat, Prometeia e Farmindustria, sottolinea l’alto livello tecnologico e la qualità della produzione in Italia oltre alla propensione all’innovazione, caratteristiche che hanno permesso al settore di registrare una crescita dell’export del 74% tra il 2015 e il 2020, a fronte di una media europea del 48%. Il valore medio delle esportazioni è a sua volta aumentato del 50%. L’Italia è inoltre al primo posto in UE per Contract development and manufacturing organization.
Crescono occupazione e digitalizzazione
Tra i dati più significativi riportati da Farmindustria, spicca la crescita dell’occupazione e dello sviluppo tecnologico del settore. In Italia l’industria farmaceutica occupa 67mila addetti, di cui il 90% laureati o diplomati. Nel 2020, rispetto al 2015, si è registrato un incremento dell’occupazione del 12%. Il 43% degli addetti è rappresentato da donne. A causa della pandemia, il 2020 è stato caratterizzato da una forte spinta alla digitalizzazione. Secondo Istat, Altems e Farmindustria il 92% delle imprese ha investito in questo ambito. Tra marzo 2020 e aprile 2021 sono state implementate 222 iniziative di telemedicina, molte delle quali su piattaforme di collaborazione sviluppate con le aziende. Inoltre, il 61% delle imprese del farmaco ha sviluppato progetti su cloud, piattaforme di collaborazione, Big data, intelligenza artificiale, Internet of Things e robotica avanzata. «Il Covid-19 ha segnato uno spartiacque nella digital health, c’è un “prima” fatto da anni di sperimentazioni e progettualità frammentate, e un “dopo” fatto di sfide molto rapide che richiedono una rinnovata partnership tra industria e istituzioni, e una forte discontinuità in termini di gestione, integrazione, interoperabilità».
Farmaceutica una specializzazione italiana
Come si legge nella brochure di Farmindustria, l’Italia ha fatto dell’industria farmaceutica una delle specializzazioni del Paese, che si sta distinguendo in Europa e nel mondo. «La farmaceutica – afferma Farmindustria – è una delle specializzazioni del Made-in-Italy, lo testimonia il saldo positivo con l’estero, pari nel 2020 a più di 4 miliardi di euro. Un sistema produttivo diffuso che genera valore su tutto il territorio, attraverso 200 stabilimenti di imprese grandi, medie e piccole a capitale italiano e internazionale. Un settore che, grazie a investimenti costanti nel tempo, è riuscito a incrementare il valore aggiunto in rapporto sia al fatturato sia agli addetti e ad aumentare il valore medio delle sue esportazioni, consolidando così un posizionamento internazionale caratterizzato da elevati livelli di sicurezza e standard qualitativi forti di una lunga tradizione industriale».