Mascherine obbligatorie sul lavoro fino al 15 giugno 2022
Si è svolta mercoledì 4 maggio 2022 la riunione tra i rappresentanti del ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, della Salute, dello Sviluppo Economico, dell’Inail e di tutte le parti sociali con lo scopo valutare le misure prevenzionali previste dal Protocollo condiviso di aggiornamento delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus SarS-CoV-2/Covid-19 negli ambienti di lavoro del 6 aprile 2021. Nel corso dell’incontro «tutti i presenti hanno rilevato che, nonostante la cessazione dello stato d’emergenza, persistano esigenze di contrasto del diffondersi della pandemia da Covid-19». Nel dettaglio, le rappresentanze hanno confermato «di ritenere operante il Protocollo nella sua interezza e di impegnarsi a garantirne l’applicazione, proseguendo dunque lungo la direzione dell’importante funzione prevenzionale che l’accordo ha consentito per contrastare e contenere la diffusione dei contagi dal virus nei luoghi di lavoro». Nella stessa occasione «i partecipanti hanno convenuto di fissare un nuovo incontro entro il prossimo 30 giugno per verificare l’opportunità di apportare i necessari aggiornamenti al testo del Protocollo connessi all’evoluzione della situazione epidemiologica».
L’uso delle mascherine al chiuso e all’aperto
Nel protocollo stilato nell’aprile del 2021 si legge che «sono considerati dispositivi di protezione individuale (DPI), ai sensi dell’articolo 74, comma 1, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, le “mascherine chirurgiche” di cui all’articolo 16, comma 1, del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27, il cui uso è disciplinato dall’articolo 5-bis del medesimo decreto-legge». Dunque, alla luce di quanto evidenziato «in tutti i casi di condivisione degli ambienti di lavoro, al chiuso o all’aperto, è comunque obbligatorio l’uso delle mascherine chirurgiche o di dispositivi di protezione individuale di livello superiore. Tale uso non è necessario nel caso di attività svolte in condizioni di isolamento, in coerenza con quanto previsto dal Dpcm 2 marzo 2021».