Reflusso, la guida rapida della Fip per supportare il consiglio del farmacista
Molti cittadini si recano in farmacia in cerca di un consiglio professionale per alleviare i sintomi da reflusso. Per supportare i farmacisti nella gestione di questi pazienti, l’International pharmaceutical federation (Fip) ha pubblicato una guida di rapida consultazione, contenente numerose informazioni sulle cause più frequenti del disturbo, il triage da effettuare con il paziente e le possibili terapie farmacologie e non farmacologiche da proporre. «I sintomi da reflusso – dichiara nella prefazione Dominique Jordan, presidente della Federazione – sono frequentemente riportati dai pazienti nelle farmacie di comunità. Questi possono essere correlati a diversi fattori dello stile di vita, compresa l’alimentazione ed è quindi importante che i farmacisti considerino questi elementi quando interagiscono con i pazienti. Inoltre, essendo disponibili diversi farmaci senza prescrizione medica per trattare i sintomi del disturbo, la farmacia si pone come punto privilegiato di accesso a una consulenza fidata e ai prodotti di automedicazione che possono dare sollievo alle persone colpite».
L’approccio al paziente con reflusso
Nella guida “Managing reflux symptoms in the community pharmacy”, l’autore Rúben Viegas, coordinatore dei progetti di sviluppo e trasformazione della pratica Fip, illustra passo dopo passo come gestire il paziente che si presenta in farmacia con sintomi riconducibili al reflusso. Il primo step è comprendere come si manifestano i sintomi, che in questo disturbo sono molto variegati, includendo dolori addominali, bruciori di stomaco, tosse, nausea, difficoltà respiratorie e rigurgito. Dopo aver ascoltato la descrizione del paziente, è bene approfondire il suo stato di salute con alcune domande volte a capire se avverte bruciore nella zona sopra lo stomaco, se si sente peggio quando mangia in eccesso, da quanto tempo avverte i sintomi e se a quelli dichiarati se ne associano altri. L’autore raccomanda poi di chiedere al paziente se sta assumendo medicinali, compresi gli antinfiammatori.
La terapia farmacologica
Sulla base di quanto emerso dal triage, il farmacista può valutare una terapia farmacologica. La guida della Fip passa quindi in rassegna le opzioni più indicate. Tra queste troviamo: gli antiacidi, indicati per un sollievo di breve-medio termine, gli alginati, che proteggono lo stomaco creando una barriera anti-acido, gli antistaminici, che bloccano la secrezione di gastrina e acido dopo i pasti e gli inibitori della pompa protonica che riducono la secrezione acida. La guida invita poi i farmacisti ad accompagnare l’eventuale consiglio farmacologico con raccomandazioni relative allo stile di vita. Tra gli accorgimenti principali, è importante che i pazienti evitino fumo e alcool in eccesso e controllino il peso corporeo. Anche il tipo di alimentazione gioca un ruolo importante nella prevenzione del reflusso. «Evitare cibi piccanti, grassi o acidi, oltre all’eccesso di caffeina o alcol – specifica il testo -. Prima di andare a letto la sera è importante limitare la quantità di cibo ingerito. Per i pazienti con frequenti disturbi gastrointestinali, il consiglio dovrebbe essere quello di mangiare pasti più piccoli e più frequenti per facilitare la digestione ed evitare la sensazione di gonfiore».