Girp chiede al Consiglio Ue di rivedere la legislazione farmaceutica
![](https://www.farmaca.it/wp-content/uploads/2024/05/girp-chiede-al-consiglio.jpg)
Il 16 maggio 2024 l’Associazione europea dei distributori farmaceutici (Girp) ha rivolto un appello al Consiglio europeo, richiedendo una revisione della legislazione farmaceutica generale dell’Ue (Eu Gpl). L’obiettivo è assicurare la disponibilità ininterrotta di medicinali attraverso il diritto all’approvvigionamento per i grossisti “full line”. La richiesta mira a rafforzare l’obbligo di fornitura da parte dei titolari di Autorizzazione all’immissione in commercio (Aic) verso i distributori intermedi, le farmacie e tutti i soggetti autorizzati alla fornitura di prodotti medicinali, in modo da soddisfare le esigenze dei pazienti negli Stati membri.
Diritto di approvvigionamento per distribuzione equa e diversificata
Come evidenziato dalla sigla, la normativa attuale consente di escludere i grossisti “full line” dalla catena di distribuzione. Il diritto di approvvigionamento, invece, permetterebbe la coesistenza di diversi canali distributivi, garantendo al contempo un accesso equo al mercato e la concorrenza. Inoltre, questa misura favorirebbe la diversificazione degli attori della distribuzione, contribuendo a una maggiore resilienza del sistema.
Grossisti “full line”: un ruolo centrale nella fornitura di medicinali
È utile ricordare che i grossisti sono tenuti a garantire una fornitura adeguata e continua di medicinali. Ciò nonostante, come spiegato dal Girp, senza il diritto di essere riforniti dai proprietari di Aic, i distributori intermedi non possono adempiere efficacemente a tale obbligo. Il Girp ha sottolineato che solo i grossisti “full line” dovrebbero essere dotati del diritto di approvvigionamento, in quanto non tutti i distributori all’ingrosso sono in grado di soddisfare i requisiti previsti dalla direttiva proposta. Senza tale misura, i grossisti “full line” non possono assicurare la fornitura continua e appropriata di medicinali ai pazienti europei, che attualmente soffrono di interruzioni nei loro trattamenti.