Adf: «Estendere obbligo vaccinale nelle aziende della distribuzione intermedia»
Continuare a garantire senza ostacoli il servizio farmaceutico e tutelare la sicurezza delle persone che operano nella filiera. Sono i principali motivi che sottostanno all’appello che l’Associazione distributori farmaceutici (Adf) ha diretto al Governo, in occasione del consiglio dei ministri svolto mercoledì 5 gennaio 2022. Secondo Ornella Barra, presidente Adf, scopo delle nuove misure è quello di «tutelare la sicurezza delle persone che lavorano nelle nostre aziende, che svolgono un servizio pubblico essenziale come riconosciuto dal Codice comunitario dei medicinali D.L.vo 219/2006, è indispensabile per continuare a garantire ininterrottamente la piena operatività del servizio. Ed è per questo che riteniamo opportuno reiterare l’appello al Governo affinché il nostro personale venga equiparato agli operatori delle farmacie, dove l’obbligo vaccinale già esiste».
Misura indispensabile per evitare interruzioni
Per l’Adf «tale misura è indispensabile per evitare il rischio di interruzioni del servizio di consegna alle farmacie, parafarmacie, ospedali, case di cura e laboratori di analisi dei medicinali, vaccini e altri prodotti necessari ai cittadini. Gli operatori lavorano quotidianamente al fianco dei farmacisti e garantiscono in ogni zona del Paese più di 90mila consegne giornaliere di medicinali, vaccini e prodotti sanitari, indispensabili alla piena realizzazione dei progetti di salute pubblica». Secondo Ornella Barra «i distributori intermedi, al fianco delle farmacie, sono stati tra i protagonisti dell’emergenza e continuano ad esserlo nella lotta alla pandemia. Le nostre aziende sono oggi operativamente coinvolte nei protocolli regionali per la distribuzione dei vaccini anti Covid». Dunque, l’appello: «Auspico quindi che il Governo intenda attuare le misure più idonee per sostenere il ruolo cruciale dei distributori Intermedi».