Albi periti e consulenti tecnici, istituita sezione riservata ai farmacisti
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Sono diverse le aree professionali di peculiarità del farmacista, interessate dal recente accordo sottoscritto tra Consiglio superiore della magistratura (Csm), Consiglio nazionale forense (Cnf) e Federazione degli ordini dei farmacisti italiani (Fofi), relativo alla predisposizione, presso gli albi dei periti e dei consulenti tecnici presenti presso i tribunali, di un apposito elenco dedicato ai farmacisti. Nello specifico, le discipline previste riguardano la farmacia territoriale, quella ospedaliera, i servizi farmaceutici, la legislazione e tecnica farmaceutica, la farmacologia, l’analisi quali-quantitativa medicinali e prodotti della salute, la galenica, la cosmetologia, quella nutraceutica e nutrizionale, quella relativa ai dispositivi medici e l’area gestionale ed organizzativa dell’esercizio farmaceutico.
A dare notizia dell’istituzione dell’apposita sezione è la stessa Fofi, la quale evidenzia che «per l’inserimento negli albi si richiedono il possesso laurea magistrale in farmacia o ctf, un periodo minimo di esercizio della professione non inferiore ai 10 anni dall’abilitazione oppure di almeno 5 anni dal conseguimento del titolo di specializzazione», nonché «l’assenza, negli ultimi 5 anni, di sospensione disciplinare e di qualsiasi procedimento disciplinare in corso», ed infine «il regolare adempimento degli obblighi formativi ecm». In aggiunta a ciò, spiega la Fofi, «l’accordo prevede alcuni elementi di valutazione secondari», tra cui «un adeguato curriculum professionale e formativo post-universitario, indicante sia i corsi di livello universitario o assimilato, sia i corsi ecm, ed eventuali attività di docenza», le «eventuali attività di ricerca e pubblicazioni, oltre all’iscrizione a società scientifiche», i «riconoscimenti accademici o professionali e l’eventuale possesso dell’abilitazione allo svolgimento di attività di mediazione o di certificazioni della conoscenza del processo telematico».
«La Legge 24/2017 stabilisce che negli albi devono essere presenti esperti, accanto a quelli dell’area medico-legale, delle discipline specialistiche di tutte le professioni sanitarie», spiega Andrea Mandelli, presidente della Fofi. Inoltre, sottolinea, «vista la rilevanza che la farmacologia, il farmaco e gli altri aspetti che ricadono nella competenza del farmacista, hanno assunto in tantissimi aspetti della vita del cittadino, l’istituzione di un’apposita sezione negli albi circondariali, e l’armonizzazione dei criteri con cui viene compilata, è un passo importante sia per la società sia per i farmacisti stessi». Per questo motivo, conclude, «ringraziamo il Consiglio superiore della magistratura e il Consiglio nazionale forense, per la collaborazione mostrata nel corso della messa a punto di questo accordo, che viene ad aprire un ulteriore campo di attività per i professionisti e nuove occasioni di lavoro in questa fase non facile sul piano occupazionale».