Antibiotico-resistenza, il via alla campagna Aifa
«L’abuso di antibiotici danneggia la salute del paziente, delle generazioni future e del pianeta. Ogni anno in Italia circa 11mila persone muoiono a causa di infezioni che non possono essere curate». È il messaggio lanciato dall’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) nella campagna informativa partita nel mese di marzo. Nel messaggio veicolato al grande pubblico l’Aifa ha ricordato che «questo succede perché l’abuso di antibiotici li rende pericolosamente inefficaci nella lotta contro i batteri. Per evitare tutto questo, non prenderli mai di tua iniziativa ma parlane con il tuo medico». Solo alcune settimane prima l’Aifa aveva pubblicato il rapporto “L’uso degli antibiotici in Italia” che «consente di monitorare l’andamento dei consumi e della spesa in Italia e al contempo di identificare le aree di potenziale inappropriatezza d’uso». L’Agenzia aveva sottolineato come «le analisi presentate riguardano l’uso degli antibiotici in regime di assistenza convenzionata, con focus sui consumi nella popolazione pediatrica, sulla prescrizione degli antibiotici negli anziani, sulle prescrizioni di fluorochinoloni in sottogruppi specifici di popolazione».
Priorità di salute pubblica
L’Aifa aveva poi che «l’antibiotico-resistenza rappresenta una priorità di salute pubblica a livello globale con ricadute importanti sulla gestione clinica dei pazienti. Gli effetti della resistenza, ovvero l’incapacità degli antibiotici, somministrati alle dosi terapeutiche, di ridurre la sopravvivenza o di inibire la replicazione dei batteri patogeni, sono osservabili in tutte le regioni del mondo». Ciò anche alla luce del fatto che «il fenomeno si è notevolmente aggravato anche a causa dell’aumentato uso, talvolta inappropriato, di questi farmaci. La perdita di efficacia degli antibiotici attualmente disponibili rischia di mettere in crisi i sistemi sanitari, causando un aumento della morbidità e della mortalità per infezioni e un aggravio dei costi sanitari e sociali».