Carenza di farmaci, nel report Pgeu l’impatto sull’operatività delle farmacie
Il Gruppo farmaceutico dell’Unione europea (Pgeu), che rappresenta i farmacisti comunitari europei e le loro associazioni nazionali in 33 paesi europei, ha pubblicato il 12 marzo 2023 la propria relazione annuale. Nel documento viene posto l’accento su come la carenza di medicinali sia un problema pressante che richiede attenzione immediata e azioni concertate. Nonostante gli sforzi incessanti dei farmacisti, le carenze persistono, minando l’assistenza ai pazienti e erodendo la fiducia nel sistema sanitario. Per concorrere alla risoluzione della problematica, il Pgeu ha contribuito al dibattito sulla riforma della legislazione farmaceutica dell’Ue, che promette di migliorare la prevenzione, il monitoraggio, la comunicazione e la gestione delle carenze.
Dieci ore a settimana per la gestione delle carenze di farmaci
Dando uno sguardo all’impatto sull’operatività delle farmacie, nel documento emerge come, nel corso del 2023, ogni farmacia nell’Unione europea abbia dedicato in media quasi dieci ore a settimana alla gestione delle carenze di medicinali. Tale impegno di tempo, triplicato rispetto a un decennio fa, sottrae risorse che potrebbero essere impiegate in altre attività utili, come la consulenza ai pazienti sull’uso sicuro ed efficace dei farmaci. Le farmacie si trovano così a fronteggiare maggiori difficoltà nel fornire soluzioni ai pazienti a causa della carenza di personale sanitario, un problema che si aggiunge alla sfida delle carenze di medicinali.
Picchi nella stagione invernale hanno portato a carenza di determinati principi attivi
Un ulteriore caso riportato dal Pgeu riguarda l’ondata di infezioni respiratorie che ha portato a un aumento della domanda di antibiotici comuni, come l’amoxicillina, specialmente per l’uso pediatrico, a cavallo tra 2022 e 2023. L’aumento della domanda ha motivato le interruzioni di fornitura segnalate dai farmacisti in vari paesi, richiedendo azioni immediate e concrete. Collaborando con le autorità competenti nazionali e l’Agenzia europea dei medicinali, i farmacisti sono stati in grado di trovare soluzioni temporanee per alleviare il problema. Ciò nonostante, come evidenziato nel report, le opzioni disponibili ai farmacisti nei diversi paesi per trovare soluzioni per i pazienti in caso di indisponibilità del medicinale prescritto differiscono notevolmente. Dunque, secondo il Pgeu, fornire ai farmacisti gli strumenti e le flessibilità giuste che consentano loro di sfruttare appieno le loro competenze, conoscenze ed esperienza risulterà in migliori soluzioni per i pazienti.