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Ccnl farmacisti collaboratori, in arrivo il rinnovo

Circa 60mila farmacisti collaboratori potranno, forse a breve, vedere ultimata la revisione del Contratto nazionale di categoria, scaduto da otto anni. Lo comunicano sindacati e Federfarma, che sono giunti alla firma di un’ipotesi d’accordo. Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs sono le sigle delle organizzazioni sindacali che hanno partecipato alle trattative. «L’ipotesi di accordo – si legge nel sito della Filcams Cgil – punta a valorizzare le professionalità, oltre a riconoscere un giusto adeguamento salariale». Sindacati e Federfarma hanno espresso soddisfazione per il risultato raggiunto, che dovrebbe portare i farmacisti dipendenti a percepire un adeguamento salariale e a vedere riconosciute le nuove responsabilità assegnate alla categoria sia nell’ambito dello sviluppo della Farmacia dei servizi sia dell’emergenza sanitaria. Il nuovo contratto resterà in vigore fino al 31 agosto 2024.

Formalizzato un contributo per attività legate al Covid-19

Il rinnovo del contratto è stata anche l’occasione per ufficializzare e riconoscere l’impegno di tutti i farmacisti nelle attività vaccinali e negli screening per il Covid-19, entrati ormai a far parte dei servizi erogati dalle farmacie. È stata quindi sottoscritta un’intesa specifica, che prevede l’istituzione di un Osservatorio nazionale e di Comitati Regionali paritetici che dovranno seguire queste attività, individuando soluzioni alle eventuali problematiche che dovessero presentarsi, elaborando anche apposite linee guida a supporto della farmacia. «Inoltre – precisa la Filcams Cgil – si conviene il riconoscimento di un compenso aggiuntivo non inferiore a 2,00 euro lordi, per ciascuna vaccinazione effettuata dal farmacista che potrà, in alternativa, optare per un compenso forfettario annuale nella misura di 200,00 euro lordi».

I punti chiave del nuovo contratto

Stando a quanto anticipato dalla Filcams Cgil, l’intesa di accordo per il rinnovo del Ccnl prevede un aumento salariale di 80 euro mensili, a decorrere dal 1 novembre 2021, in un’unica soluzione. In merito all’assistenza sanitaria integrativa, «si introduce – spiega la sigla – il diritto alla prestazione a totale carico del datore di lavoro nella misura di 13 euro mensili. Ove non sia individuato il Fondo bilaterale per l’erogazione delle prestazioni, il lavoratore percepirà un importo retributivo di pari entità». Per i futuri nuovi assunti, inoltre, è stata prevista una novità in merito ai permessi retribuiti. Per i professionisti assunti dal 1° novembre 2021 dai titolari di farmacie fino a 40 dipendenti, «si introduce 4- spiega ancora la Filcams Cgil – un criterio di maturazione progressiva: le ore di permesso aggiuntive alle ex festività (40 ore) verranno riconosciute in misura pari al 50%, decorsi tre anni dall’assunzione e in misura pari al 100% decorsi sei anni dall’assunzione. A tal fine si terrà conto anche del servizio prestato presso altre farmacie e del periodo prestato in contratto a tempo determinato o di apprendistato». Per una migliore gestione della Farmacia dei servizi, infine, il nuovo contratto introdurrà una nuova figura in Area Quadri, incaricata di gestire uno specifico settore o di coordinare i vari servizi nelle farmacie che ne offrono diversi».