Etica e riservatezza nella professione dei farmacisti: per la Fip una priorità ineludibile
L’evoluzione del ruolo del farmacista nel panorama sanitario contemporaneo pone al centro l’importanza di una solida formazione etica, in particolare per quanto riguarda la tutela della privacy e della riservatezza dei pazienti. Tale aspetto, fondamentale per la fiducia e la sicurezza dei pazienti, si riflette nelle normative e nei codici deontologici che regolamentano la professione farmaceutica a livello internazionale. A far luce su tali dinamiche è stata la Federazione farmaceutica internazionale (Fip), la quale in un report pubblicato nel 2023 ha osservato che nonostante l’esistenza di linee guida chiare e di un quadro normativo definito, emerge la necessità di rafforzare la formazione e la consapevolezza etica tra i professionisti del settore.
Disomogeneità nell’applicazione dei principi di riservatezza
La ricerca condotta dalla Fip ha evidenziato come, in diversi contesti nazionali, vi sia una variabilità nella percezione e nell’applicazione dei principi di riservatezza e privacy. Ciò sottolinea l’importanza di integrare nei percorsi formativi, sia universitari che post-laurea, moduli specifici dedicati all’etica professionale, con un focus particolare sulla gestione dei dati sensibili dei pazienti. L’attività professionale dei farmacisti si trova di fronte alla sfida di bilanciare le esigenze di cura e assistenza del paziente con la tutela della sua privacy e riservatezza. In questo contesto, diventa centrale lo sviluppo di strategie e politiche che promuovano una pratica eticamente responsabile, che tenga conto delle implicazioni legate all’uso delle tecnologie digitali e alla gestione dei dati sanitari. Si rimanda al report integrale nella sezione “Documenti allegati”.