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In che modo la quarta rivoluzione industriale cambierà la farmacia?

In un articolo pubblicato sulla rivista scientifica “Research in Social and Administrative Pharmacy”, diversi ricercatori si sono chiesti se la pratica farmaceutica sarebbe cambiata a seguito della quarta rivoluzione industriale, un’epoca che il mondo dell’industria sta attualmente vivendo e che, con un nuovo utilizzo della tecnologia, avrà implicazioni importanti sul nostro modo di vivere e di lavorare.

Le prime tre rivoluzioni industriali hanno creato l’industria farmaceutica e conferito ai farmacisti un’esclusiva quasi totale sulla fornitura dei farmaci, dando forma alla farmacia che conosciamo oggi. La quarta rivoluzione industriale creerà nuove possibilità attraverso l’adozione di tecnologie radicalmente diverse da quelle che hanno caratterizzato le epoche precedenti. Una di queste è l’Internet delle cose, che attraverso sensori elettronici connette ad Internet dispositivi e oggetti fisici. Attualmente è impiegato per diverse attività legate al mondo farmaceutico, come il miglioramento dell’aderenza terapeutica e lo stoccaggio dei medicinali.

I ricercatori evidenziano che se il settore dei medicinali restasse legato al pensiero tradizionale che assume che il futuro non sarà altro che un’estensione del passato, allora la quarta rivoluzione industriale potrebbe rappresentare più una minaccia che un’opportunità. Al fine di mantenere la sua posizione nel mercato farmaceutico, è necessario che la farmacia impari a lavorare con l’intelligenza artificiale, la robotica, l’Internet delle cose, la stampa tridimensionale, le nanotecnologie, le biotecnologie, le scienze dei materiali.

Con la quarta rivoluzione industriale nuovi attori non farmaceutici, come Amazon e Google, potrebbero disgregare lo status quo. Non addetti ai lavori potrebbero rilevare attività tradizionalmente considerate una prerogativa della categoria dei farmacisti. La vendita online potrebbe diminuire gli ingressi in farmacia e applicazioni telefoniche e piattaforme online potrebbero sostituirsi al consiglio e all’assistenza forniti durante l’incontro di persona e l’interazione con la figura del farmacista.

Le tecnologie che la quarta rivoluzione industriale ha reso disponibili potrebbero aiutare i farmacisti a svolgere il proprio lavoro in modo più efficiente e innovativo. L’assistenza farmaceutica è stata sviluppata durante la terza rivoluzione industriale e negli ultimi trent’anni i progressi nei campi dell’informatica e della comunicazione hanno funto da stimolo per il cambiamento in materia sanitaria. Per esempio, le farmacie sono ormai tutte informatizzate e anche l’adozione di magazzini automatizzati si sta diffondendo.

Risulta però che i principali protagonisti della quarta rivoluzione che la farmacia sta vivendo non siano farmacisti. Sorgono quindi interrogativi circa il futuro delle farmacie del territorio se la maggior parte delle vendite si sposterà online e circa il ruolo professionale nella dispensazione se il consiglio potrà arrivare direttamente al cliente/paziente attraverso l’intelligenza artificiale, a discapito della rete tra medici, pazienti e farmacisti. Questi servizi potrebbero inoltre essere erogati al di fuori delle tradizionali sedi farmaceutiche come le farmacie di comunità e ospedaliere, ma esistere solo nel cyberspazio senza alcun contatto faccia a faccia con l’assistito.

Per tutti questi motivi, gli autori dell’articolo invitano l’intera categoria ad un dibattito sulla ri-professionalizzazione del farmacista, che andrebbe incentrato in particolare sul contributo che la farmacia potrebbe dare in un settore sanitario in rapido cambiamento. Per mantenere la sua posizione all’interno del mercato del farmaco la farmacia dovrà adeguarsi a lavorare con intelligenza artificiale, big data, realtà aumentata.