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In GU il riparto alle Regioni per le farmacie con fatturato inferiore a 150mila euro

Lo scorso settembre il Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe) aveva dato il via libera all’assegnazione alle Regioni di 4 milioni di euro per il sostegno delle piccole farmacie, su proposta del ministro della Salute, d’intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, vincoli quote del Fondo sanitario nazionale per la realizzazione di specifici obiettivi del Piano sanitario nazionale.

In merito alla ripartizione degli importi per Regione, nella delibera «Fondo sanitario nazionale 2019-2020. Riparto tra le regioni delle somme accantonate per l’esenzione delle percentuali di sconto per le farmacie con fatturato inferiore a 150.000 euro» viene evidenziato che «non essendo disponibili i dati relativi al corrente anno 2020 – si legge nel testo -, si é proceduto, per l’anno 2020, a ripartire le somme spettanti alle regioni in base ai dati utilizzati nel riparto del precedente anno 2019, in forma di acconto, e si provvederà nella proposta di riparto relativa all’anno 2021, a conguagliare le eventuali differenze emerse tra quanto assegnato e quanto, invece, indicato dalle regioni e ciò, in coerenza con quanto riportato nel Patto per la salute 2019-2021 e in particolare nella scheda 1, ai fini di una tempestiva assegnazione delle risorse».

Tra le Regioni a maggior importo ripartito in acconto figura la Lombardia, seguita da Emilia-Romagna e Lazio. In coda Basilicata, Molise e Umbria, con importi inferiori a 100mila euro. Nella parte mediana, con valori tra 100mila e 300mila euro, si posizionano Marche, Abruzzo, Puglia, Liguria, Calabria, Sicilia e Veneto. Infine Campania, Piemonte e Toscana con importi di poco più di 300mila euro.