Integratori alimentari, dal Ministero nota sui test di disgregazione
La Direzione generale per l’igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione presso il ministero della Salute ha diramato una nota il 28 aprile 2022 sottolineando che «pur consapevoli che il test di disaggregazione presente nella Farmacopea Ufficiale della Repubblica italiana XII è applicabile al campo farmaceutico e non a quello alimentare, si ritiene che la capacità delle compresse di disgregarsi debba essere monitorata (insieme anche ad altri parametri che garantiscano la qualità degli integratori stessi) dagli operatori per garantire il consumatore e tutelarne anche la sicurezza».
Il test effettuato
Il ministero della Salute fa riferimento a risultati pervenuti «di un test effettuato da una Università italiana sui tempi di disaggregazione delle compresse su un campione ristretto di integratori alimentari». Secondo quanto evidenziato dal dicastero «dai risultati, seppur su un campione limitato e molto circoscritto, alcuni degli integratori alimentari testati non si disgregherebbero (4 campioni su 16 totali analizzati)». Nella stessa nota, il Ministero ricorda che «la sicurezza degli integratori alimentari, come definiti dalla dir. 2002/46 recepita con Dl.vo 169/2004, è da sempre oggetto di profonda attenzione dello scrivente Ministero, alla luce della lunga tradizione di uso di questi prodotti da parte dei cittadini, che negli ultimi anni ne hanno aumentato in maniera significativa l’impiego».