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L’impatto dei farmacisti sui tassi di vaccinazione: il report Fip

I farmacisti stanno contribuendo ad ampliare la copertura vaccinale a livello globale, riducendo così le malattie e i decessi per malattie prevenibili con il vaccino. È quanto evidenziato dal nuovo rapporto pubblicato dalla Federazione farmaceutica internazionale (FIP), dal titolo “Advocating expand of the pharmacist’s role in immunisation: A focus on diphtheria-tetanus-pertussis booster, Covid-19 and meningitis vaccinations”. Secondo quanto evidenziato nel documento «i nuovi dati mostrano che il loro ruolo si è ampliato dalla pubblicazione di un precedente rapporto FIP nel 2020. Questo aumento è stato guidato in parte dalla necessità di vaccinazioni urgenti e di massa a seguito della pandemia di Covid-19».

I risultati chiave dell’analisi

Dall’analisi dei dati emersi «il 78% dei paesi intervistati consente la somministrazione di vaccini nelle farmacie comunitarie e un terzo dei paesi consente ai farmacisti di prescrivere alcuni vaccini». Inoltre «il fattore più comune per la vaccinazione nelle farmacie era il desiderio dei farmacisti di fornire servizi di vaccinazione». A ciò si aggiungono gli sforzi legislativi, normativi e di advocacy, i quali «hanno contribuito ad ampliare il ruolo dei farmacisti». Anche «lo sviluppo delle politiche dell’autorità di vaccinazione, il coinvolgimento delle parti interessate e l’accettazione del ruolo dei farmacisti, lo sviluppo logistico e l’istruzione e la formazione sono stati evidenziati come necessari se si vuole sfruttare ulteriormente il ruolo dei farmacisti nei servizi di vaccinazione».

Le prove dell’impatto dei farmacisti

Christopher John, responsabile Fip per i dati e l’intelligence, ha evidenziato come «le prove dell’impatto dei farmacisti sul miglioramento della copertura vaccinale a livello globale stanno crescendo. La pandemia di Covid-19 ha fornito un’ulteriore affermazione dell’accessibilità e della disponibilità dei farmacisti come fornitori in prima linea di cure incentrate sulle persone. Oltre alla pandemia, gli sforzi per sostenere ed espandere i servizi di vaccinazione in farmacia devono continuare come una strada necessaria per raggiungere la copertura sanitaria universale».