Lotteria degli scontrini, medici e farmacie esclusi fino al 30 giugno 2020

La lotteria degli scontrini, strumento anti-evasione approvato dal governo Gentiloni, è al nastro di partenza. L’Agenzia delle entrate ha infatti reso pubbliche le modalità operative e tecniche per le attività che a partire dal 1 gennaio 2020 dovranno accogliere a tale misura. La novità non interesserà in questa prima fase medici e farmacie che, stando a quanto comunicato dalla stessa Agenzia, prenderanno parte all’operazione a partire dal 30 giugno 2020. «Entro il 31 dicembre 2019 – si legge in una nota – i registratori telematici (Rt) devono essere configurati per consentire, anche mediante lettura ottica, l’acquisizione di un codice lotteria, rilasciato facoltativamente dal cliente al momento della memorizzazione dei dati dell’operazione commerciale, che coincide con il momento di effettuazione della stessa operazione».

Nel dettaglio, l’Agenzia rende noto che «tutti i modelli di rt sono interessati, tranne quelli utilizzati dai soggetti tenuti all’invio dei dati al sistema Tessera sanitaria (Ts), come medici e farmacie. Questi ultimi – sottolinea -, infatti, fino al 30 giugno 2020, non acquisiscono il “codice” dei clienti e non potranno trasmettere i dati necessari all’attuazione della lotteria». Dopo tale data, le attività escluse nella prima fase potrebbero essere coinvolte. Come è noto, da lunedì 1 luglio 2019 è entrato in vigore l’obbligo di memorizzazione elettronica ed invio telematico dei corrispettivi. Ciò per coloro con volume d’affari pari o superiore a 400mila euro. Dal 1 gennaio 2020, invece, l’obbligo sarà esteso anche alle attività al di sotto di tale soglia. Tutte le farmacie, dunque, avranno adeguato entro tale data la propria infrastruttura tecnologica. Adeguamento che alla data di inizio momento della Lotteria degli scontrini, non dovrebbe richiedere ulteriori oneri o modifiche strutturali.