Ok dell’Inps al doppio riscatto della laurea per i liberi professionisti
«L’Inps ha chiarito che i liberi professionisti iscritti agli enti di previdenza di categoria possono riscattare due volte il corso di studi universitari ai fini pensionistici». È quanto si legge in una nota dell’Ente nazionale di previdenza e di assistenza farmacisti (Enpaf), la quale ha reso noto che l’Inps «ha ricordato che il divieto relativo al D.lgs. n. 184 del 1997 “stabilisce che per poter procedere al riscatto presso l’Inps, i periodi del corso di studi non devono risultare già coperti da contribuzione obbligatoria, figurativa, volontaria o da riscatto”». L’Enpaf ha poi specificato che «tale divieto – come ha precisato l’Inps con il recente messaggio – deve intendersi applicato alle sole gestioni Inps e non anche agli Enti di previdenza. Pertanto, coloro che abbiano effettuato il riscatto del corso di studi universitari presso l’Enpaf, possono essere ammessi al riscatto dello stesso periodo di studi nei regimi previdenziali gestititi dall’Inps».
Periodo del corso di studi e riconoscimento
Come riferito dalla stesa Enpaf, «il chiarimento appare di evidente utilità per coloro che intendano ottenere il riconoscimento del periodo del corso di studi, in termini di anzianità contributiva utilizzabile ai fini pensionistici presso l’Inps o tramite gli istituti del cumulo o della totalizzazione». Alla luce del regolamento di previdenza dell’Ente «il riscatto degli anni del corso di studi universitari non è utile ai fini dell’anzianità contributiva necessaria per maturare il diritto a pensione, ma produce solo dei supplementi economici che incidono sull’ammontare del trattamento previdenziale. Fino a oggi le sedi Inps spesso respingevano le domande di riscatto di laurea presentate da iscritti che avevano già attivato le stesse procedure presso l’Enpaf, con il messaggio n. 4419/2022 l’Istituto ha chiarito l’assenza di incompatibilità».