Perché si invecchia? Uno studio italiano sulle cause della vecchiaia
Che cosa significa invecchiare? Da un punto di vista scientifico si tratta di un fenomeno naturale che comporta un progressivo indebolimento di varie funzioni dell’organismo. Le cellule faticano a rigenerarsi, gli organi tendono a danneggiarsi sempre più facilmente, i processi cerebrali regrediscono. Nel complesso, l’invecchiamento infragilisce l’organismo e lo espone a maggiori rischi patologici, per esempio l’insorgenza di un cancro o del diabete. Ma perché invecchiamo? Lo studio italiano sui processi di invecchiamento. Un gruppo di ricercatori dell’Università di Padova e dell’IFOM (Istituto Fondazione di Oncologia Molecolare) ha indagato intorno alle cause primarie del processo di invecchiamento, come raccontato in un recente articolo pubblicato su Nature. Hanno scoperto che un fattore determinante il processo di invecchiamento è la degenerazione dei tessuti connettivi (detti anche “di supporto”: pelle, cartilagini, tendini, legamenti, ossa, tessuti adiposi,…) deputati al nutrimento, alla difesa immunitaria, alla protezione, al mantenimento della forma, alla riserva energetica e al trasporto di fluidi di altri tessuti corporei.
Quali cellule invecchiano per prime
Le cellule che dimostrano i primi segni di decadimento sono i fibroblasti, gli elementi più numerosi del tessuto connettivo, impegnati a tenere insieme i vari tessuti, a mantenerli coesi, meccanicamente funzionali e funzionanti, elastici, resistenti. I fibroblasti di una persona giovane sono quindi in condizioni biomeccaniche ottimali. Presso i laboratori dell’Ateneo patavino i ricercatori hanno simulato la perdita biomeccanica dei tessuti connettivi giovani assistendo così a un loro precoce invecchiamento mentre, allo stesso tempo, di formavano buchi che lasciavano scoperto il DNA.
Nuove prospettive scientifiche per invecchiare bene
Questa perdita di integrità dei tessuti genera stress e segnali di allarme nelle cellule, che potrebbero interpretarla come un’infezione. La cellula vecchia, quindi, è una cellula con un’anomala attivazione di sistemi di allarme che prevedono un continuo stato di allerta, tipico dell’invecchiamento cellulare. Questo studio dimostra che la senescenza cellulare potrebbe essere rallentata preservando l’attività biomeccanica dei tessuti e bloccando i processi meccanici dell’infiammazione. Per la prima volta l’andamento dell’invecchiamento è stato collegato alla biomeccanica di cellule e tessuti, aprendo la via a nuove opportunità di trattamento, anche da un punto di vista farmacologico.