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Ruolo del farmacista, studio evidenzia ridotte ospedalizzazioni per pazienti presi in carico

I pazienti chiedono consigli ai farmacisti per una serie di problemi di assistenza sanitaria e che i farmacisti sono in grado di gestire la maggior parte di queste consultazioni, con un alto livello di soddisfazione del paziente, sono a loro volta esposti a minori ospedalizzazioni. È quanto emerge dall’analisi dei risultati dello studio «Patient-initiated consultations in community pharmacies», pubblicato sulla rivista scientifica Research in Social and Administrative Pharmacy. L’indagine, condotta su 11 farmacie territoriali in Quebec, in Canada, da ottobre a dicembre 2017, ha utilizzato due diverse tipologie di fonti di dati, ovvero un’applicazione e interviste strutturate. Più nel dettaglio, i farmacisti hanno compilato tutte le consultazioni nell’app durante un periodo di 4 settimane. I pazienti consenzienti sono stati intervistati il giorno della consultazione e una settimana dopo. Sono state calcolate statistiche descrittive sul numero di consultazioni, nonché sulla raccomandazione e sull’esperienza del paziente.

Dei 900 pazienti hanno acconsentito a partecipare allo studio, 600 (67%) hanno completato le due interviste. I farmacisti hanno riferito di aver raccomandato un’altra risorsa sanitaria ai pazienti (ad es. pronto soccorso, ambulatorio) solo nel 15% dei casi. Dall’analisi dei risultati è emerso che nella settimana successiva alla consultazione, 105 (18%) pazienti hanno riferito di aver evitato di andare in al pronto soccorso a seguito della consultazione con il farmacista. I pazienti nelle regioni rurali o la consulenza in una farmacia lontana da una struttura ospedaliera avevano maggiori probabilità di riferire di evitare una visita di pronto soccorso a seguito della consultazione con il farmacista.

È emerso che, dati alla mano, mobilitare i farmacisti che praticano nelle farmacie della comunità possono ritenersi sicuramente un nuovo valido attore nelle cure primarie, anche finalizzando l’intervento in funzione di una strategia economica per le consultazioni cliniche relative a disturbi minori. Tuttavia, si sa poco di queste consultazioni avviate dai pazienti. Gli obiettivi di questo studio erano di descrivere le consultazioni avviate dai pazienti nelle farmacie comunitarie e di stimare l’impatto di tali consultazioni sui comportamenti dei pazienti in cerca di assistenza.